L’empatia è la sintonizzazione naturale con qualsiasi pensiero e sentimento altrui. Essere empatici significa sapersi mettere facilmente nei panni degli altri, essere così sensibili da comprendere a fondo il loro stato d’animo e interagire con loro in modo adeguato. L’empatia ha due componenti principali: quella cognitiva e quella affettiva. L’empatia cognitiva consente di comprendere la prospettiva psicologica delle altre persone accantonando per un attimo la propria visione delle cose, comprendendo il punto di vista altrui, senza assumerlo come proprio, ma mantenendo l’autocontrollo. La componente affettiva dell’empatia consiste nell’immedesimarsi emotivamente nell’altro, focalizzarsi sul suo mondo interiore, intuire cosa si agiti in lui, come si senta e cosa realmente provi in una situazione al di là di quello che esprime verbalmente. L’empatia è una caratteristica fondante dei rapporti umani che ci induce a curarci degli altri e a consolarli anche se non sono nostri parenti e anche se non ne ricaviamo nessun vantaggio. È quindi una competenza comunicativa indispensabile nelle relazioni con le persone anziane. Ma per esercitarla in quantità e qualità efficaci va conosciuta nei sui meccanismi psicologici e nella sua pratica